1874 | Nasce il 24 marzo a Carrù, provincia di Cuneo |
1883 | Dopo aver frequentato la scuola elementare a Carrù, viene iscritto al Reale Collegio delle Scuole Pie di Savona |
1884 | Muore il padre Lorenzo |
1888 | Si trasferisce a Dogliani con la madre Placida Fracchia, che appartiene a un’importante famiglia del paese. In particolare il fratello Francesco (1846-1911), avvocato e notaio, aveva ricoperto cariche di consigliere comunale, assessore, sindaco e consigliere provinciale. L’avv. Fracchia consiglia e aiuta economicamente Luigi a proseguire i suoi studi |
1891 | Si diploma al R. Liceo “Cavour” di Torino e si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino |
1893 | Pubblica il suo primo articolo intitolato La distribuzione della proprietà fondiaria in Dogliani nella «Gazzetta di Dogliani» |
1895 | Si laurea in economia presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino discutendo una tesi sulla crisi agraria in Inghilterra con Salvatore Cognetti de Martiis, Michele Germano ed Ernesto Pasquali. |
1896 | Comincia a collaborare con «La Stampa» di Torino |
1897 | Acquista, indebitandosi, la cascina di San Giacomo a Dogliani. È un edificio settecentesco fatiscente, con un podere di circa quindici ettari di vigne devastate dalla fillossera |
1898 | Insegna in un istituto tecnico e scrive articoli sugli scioperi di Genova |
1900 | È redattore della rivista «La Riforma Sociale», della quale diventa direttore nel 1908
Pubblica il suo primo libro, Un principe mercante. Studi sull’espansione coloniale italiana |
1902 | È professore ordinario di scienza delle finanze dell’Università di Torino e ottiene l’incarico per l’insegnamento di Economia politica e Legislazione industriale al Politecnico di Torino; incarico che gli verrà confermato annualmente (tranne che per l’anno accademico 1926-1927) fino al 1935
Pubblica Studi sugli effetti delle imposte |
1903 | Diventa commentatore di economia e finanza per il «Corriere della Sera»
Il 19 dicembre sposa Ida Pellegrini. Dal matrimonio nascono cinque figli, Mario (1904), Roberto (1906), Giulio (1912) e due bambini morti in tenera età |
1908 | Avvia la collaborazione come corrispondente italiano di «The Economist» di Londra |
1910 | Inizia il rapporto con Giovanni Bersia, enologo e amministratore dei poderi, con il quale condivide la visione di un futuro produttivo per Dogliani. Alla morte prematura di Bersia, nel 1939, la gestione dei poderi proseguirà con i suoi discendenti |
1911 | Pubblica l’articolo I trivellatori di Stato |
1914 | Dà alle stampe La finanza della guerra e delle opere pubbliche |
1918 | Scrive l’articolo Il dogma della sovranità e l’idea della Società delle Nazioni, nel quale propone una federazione europea |
1919 | È nominato senatore del Regno su designazione del governo Nitti. Lavora alla riforma fiscale, in favore della stabilizzazione finanziaria e contro l’inflazione |
1920 | È nominato direttore dell’istituto Ettore Bocconi di Milano
Pubblica le Lettere politiche di Junius, che ripropongono le sue posizioni europeiste, e uno studio sul problema delle abitazioni |
1923 | Pubblica La bellezza della lotta e, assieme con altri, un rapporto alla commissione economica e finanziaria della Società delle Nazioni sulla doppia tassazione
Acquista a Dogliani altri due poderi, già di proprietà dello zio Francesco Fracchia, gli Abbene e il Tetto Protto |
1924 | Dopo il rapimento e l’assassinio di Giacomo Matteotti si schiera contro il fascismo con un articolo sul silenzio degli industriali. Pubblica Le lotte del lavoro e La terra e l’imposta |
1925 | Si dimette dal «Corriere della Sera» per protesta contro la rimozione del direttore Luigi Albertini su pressione di Mussolini
Incrementa le pubblicazioni all’estero, specialmente gli articoli per il settimanale «The Economist» Inizia ad ampliare e rinnovare la casa di San Giacomo e tutte le antiche cascine e a costruire tre nuovi fabbricati rustici progettati interamente da lui stesso; opere che lo vedranno impegnato fino al 1940 |
1926 | Deve lasciare l’incarico all’Università Bocconi dove insegnava ininterrottamente dal 1904
Pubblica l’articolo La fine del Laissez-faire? |
1927 | Viene dato alle stampe La guerra e il sistema tributario italiano |
1928 | Vota in Senato la mozione Ruffini contro la politica governativa fascista |
1929 | Pubblica gli articoli La coopération internationale en matière fiscale e Contributo alla ricerca dell’ “ottima imposta” |
1930 | Esce lo scritto Ci sono troppe banche in Italia? |
1931 | Pubblica l’articolo Dei diversi significati del concetto di liberismo economico e dei suoi rapporti con quello di liberalismo |
1933 | Appaiono in stampa La condotta economica e gli effetti sociali della guerra italiana e l’articolo Il mio piano non è quello di Keynes
Il figlio Giulio fonda la casa editrice Giulio Einaudi |
1935 | I due figli Roberto e Giulio vengono arrestati per attività antifascista, mentre il primogenito Mario già nel 1933 era emigrato negli Stati Uniti per non sottostare al giuramento imposto dalla dittatura fascista ai docenti universitari
«La Riforma Sociale» viene chiusa per l’ostilità al regime fascista Pubblica l’articolo Di altri scatoloni pseudo-commerciali e pseudo-bancari È premiato con la medaglia d’oro del comune di Dogliani alla prima fiera dedicata al vino Dolcetto |
1936 | Fonda la «Rivista di Storia Economica»
Pubblica l’articolo Teoria della moneta immaginaria nel tempo da Carlo Magno alla Rivoluzione francese |
1938 | Pubblica Miti e paradossi della giustizia tributaria
Vota in Senato contro le leggi razziali |
1941 | Pubblica Saggi sul risparmio e l’imposta |
1943 | È nominato rettore dell’Università di Torino dal governo Badoglio dopo la caduta del fascismo
Pubblica per il Movimento liberale italiano Per una federazione economica europea e Lineamenti di una politica economica liberale Dopo l’8 settembre deve rifugiarsi in Svizzera |
1944 | A Lugano pubblica l’articolo I problemi economici della federazione europea
In dicembre rientra in Italia |
1945 | È nominato governatore della Banca d’Italia dal governo Bonomi
Diviene membro della Consulta nazionale Pubblica gli articoli L’imposta successoria e Contro la proporzionale Trascorre il periodo della vendemmia a Dogliani e a tale appuntamento non sarebbe più mancato per il resto della sua vita |
1946 | È eletto all’Assemblea costituente nelle liste dell’Unione democratica nazionale nel collegio di Cuneo-Alessandria-Asti
Pubblica gli articoli Contro lo stato ‘Leviathan’ e L’imposta patrimoniale |
1947 | Entra nel quarto governo De Gasperi come vicepresidente del Consiglio e ministro del Bilancio
Elabora e attua il ‘Piano Einaudi’ per la stabilizzazione della lira e la lotta all’inflazione |
1948 | Senatore di diritto nella I Legislatura, viene eletto presidente della Repubblica
Pubblica La guerra e l’unità europea |
1949 | Escono le Lezioni di politica sociale |
1953 | Pubblica i Saggi bibliografici e storici intorno alle dottrine economiche |
1954 | Pubblica la raccolta Il buongoverno. Saggi di economia e politica (1897-1954), a cura di Ernesto Rossi |
1955 | Allo scadere del mandato di presidente della Repubblica, diviene senatore e professore a vita |
1956 | Pubblica una scelta di scritti del periodo al Quirinale: Lo scrittoio del Presidente (1948-1955) e le prime dispense delle Prediche inutili |
1957 | Il dibattito con Benedetto Croce viene raccolto da Paolo Solari nel volume Liberismo e liberalismo |
1960 | Avvia l’edizione antologica dei suoi articoli giornalistici nelle Cronache economiche e politiche di un trentennio (1893-1925) |
1961 | Pubblica gli ultimi articoli sul «Corriere della Sera» nella rubrica “Le prediche della domenica”
Si ammala di polmonite a Dogliani. Trasferito a Roma per le cure, muore il 30 ottobre Viene sepolto nella tomba di famiglia che egli aveva progettata nel 1952-1953 |